Tanti gli spunti di riflessione che attengono al profilo penale: la velocizzazione nell'adozione delle misure di prevenzione, l'ampliamento dei soggetti destinatari delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, la maggiore trasparenza nella scelta degli amministratori giudiziari, la riconfigurazione dell'Agenzia per i beni sequestrati. Nuove anche le forme di interferenza tra le misure di prevenzione e le procedure concorsuali. La Legge 19 ottobre 2017, n. 155 ha previsto i casi in cui la procedura fallimentare (ora di liquidazione giudiziale) si interseca con i procedimenti ablatori su beni di soggetti sottoposti a procedura concorsuale disposti dalla magistratura penale (sequestro e confisca), posto che meritano opportuna valorizzazione le diverse logiche sottese ai provvedimenti di apprensione del bene: quelle penali, di natura pubblicistica, e quelle del procedimento concorsuale, volte al soddisfacimento dei creditori. Sullo sfondo, sempre, la conservazione aziendale, ritenuta ricchezza da non disperdere, sia quando venga in considerazione una impresa in crisi sia quando si tratti di impresa in stato di insolvenza e persino allorquando si tratti di impresa che delinque. La crisi dell'approccio eminentemente liquidatorio dei beni, nelle procedure concorsuali, e meramente conservativo, nei sequestri civili, penali ed antimafia, solleva delicati problemi di contemperamento dei plurimi interessi sottesi alle diverse procedure quali quelli dell'imprenditore e dei creditori - compresi gli eventuali finanziatori e lavoratori in genere - nelle procedure concorsuali e di prevenzione. Scarica il manifesto dell'evento cliccando qui.
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