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Reportage IF 2024

Foto 1 La ’ndrangheta a Torino non si scopre ora. Esiste da più di 40 anni e precisamente almeno dal 1972 quando a uno dei collaboratori di giustizia di questo procedimento fu offerto di entrare a far parte della società di Chivasso»: così il sostituto procuratore di Torino Roberto Sparagna – ora magistrato della Direzione nazionale antimafia - aprì la requisitoria nel processo d’appello “Minotauro”, evidenziando – come recepito nelle storiche sentenze di condanna - che la ’ndrangheta è sempre la stessa a Torino e a Reggio Calabria, magari meno visibile, ma capace di usare la stessa violenza e così inquinare la vita democratica ed economica anche del Nord. In magistratura dal 1994, tra i primi ha permesso, nelle indagini dirette come P.M., di evidenziare che le varie ’ndrine fossero dedite, in Piemonte, oltre che al compimento di specifici reati tradizionalmente caratteristici dell’associazione (quali le estorsioni), al sistematico ingresso nelle attività economiche…
Foto 1 Laureato con lode nell’Università di Bari, ha conseguito un Master e un Dottorato di ricerca in Diritto delle nuove tecnologie presso l’Università di Bologna. Ha studiato International Copyright Law presso la Universiteit van Amsterdam (Olanda) ed è stato Visiting Research Scholar presso la Benjamin N. Cardozo School of Law di New York (U.S.A.) e Visiting Researcher presso il Max Planck Institute for Innovation and Competition di Monaco di Baviera (Germania). Associato di Diritto commerciale nell’Università di Bologna, vi insegna Diritto della proprietà intellettuale e Diritto della concorrenza. Docente in programmi post laureamdello stesso Ateneo (Joint International Doctoral Degree in Law, Science and Technology; Dottorato di ricerca in Diritto e nuove tecnologie, Master per Giuristi, consulenti e professionisti d’impresa, Master in Diritto delle nuove tecnologie e informatica giuridica) e dell’Alma Graduate School (Master in Gestione della Proprietà Intellettuale), nonché di altre Università (Diritto della concorrenza e dell’innovazione alla LUISS di Roma,…
Foto 1 Nato a Venezia (1971), è avvocato del Foro di Bologna. Laureato presso l’Università degli Studi di Ferrara (tesi su La tutela processuale del segreto di Stato), si è occupato di processi relativi all’eversione di destra in Italia e di reati di terrorismo. Ha inoltre assistito in qualità di patrono di parte civile numerosi familiari delle vittime, Enti pubblici territoriali e l’A.N.P.I. nei processi celebratisi dopo la scoperta del cosiddetto “Armadio della Vergogna”. Dal 2008 collabora con la cattedra di Procedura penale europea e sovranazionale (Prof.ssa Silvia Buzzelli) presso il Dipartimento dei sistemi giuridici ed economici dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. È inoltre coautore di molte pubblicazioni, tra cui Contesti di strage – la strategia filoatlantica della stabilizzazione (1997), Le stragi: i processi e la storia. Ipotesi per una interpretazione unitaria della ‘strategia della tensione’: 1969-1974 (1999), Fenomeni di terrorismo. I legami tra neofascisti italiani e greci durante la dittatura militare…
Foto 1 Laureata in Giurisprudenza, lavora a Il Sole 24 Ore dal 1984, dove si è sempre occupata di giustizia; attualmente è capo servizio e segue la politica giudiziaria. È iscritta all'Associazione Stampa Parlamentare. Ha curato per una decina d’anni una rubrica sulla rivista Cassazione penale (Giuffrè), con cui collaborava dal 1999. Insieme a Lucia Castellano, direttrice del carcere di Bollate, ha scritto “Diritti e castighi. Storie di umanità cancellata in carcere” (Il Saggiatore, 2009). Ha frequentato attivamente la formazione professionale dei magistrati coordinando seminari presso la Scuola superiore della Magistratura (in tema di comunicazione e giustizia) e partecipando a festival e pubbliche rassegne sui temi del diritto dell’economia, l’ordinamento giudiziario e il diritto.
Foto 1 Nato a Ferrara nel 1975, vi si è laureato in Filosofia presso la locale Università degli studi. Attualmente è iscritto al corso di Laurea Magistrale in Programmazione e gestione dei servizi sociali, presso l’Università Cà Foscari di Venezia. Ha svolto la propria carriera lavorativa in ambito commerciale, valorizzando il diploma di ragioniere. Da dicembre 2015 coordina le attività del gruppo “Risparmiatori azzerati di Carife”, nato all’indomani del d.l. n.183 del 22 Novembre 2015 (cd. Salvabanche), che è intervenuto sulle crisi di liquidità e le insolvenze di Cassa di Risparmio di Ferrara, insieme a Banca popolare dell’Etruria, Banca delle Marche e Cassa di Risparmio di Chieti, determinando l’azzeramento delle azioni e delle obbligazioni subordinate detenute dai risparmiatori delle quattro banche. Nell’ambito delle attività del gruppo d’iniziativa, e in stretta collaborazione con la parallela Associazione di azionisti, obbligazionisti e correntisti della Cassa di Risparmio di Ferrara “Amici della Carife” presieduta da Marco…
Foto 1 Nato a Piossasco nel 1946,  filologo e critico letterario italiano, e storico della lingua italiana, si è laureato alla facoltà di Magistero dell'Università di Torino con una tesi su alcuni scrittori piemontesi della Nuova Italia come Calandra e Augusto Monti. Assieme a Giacinto Spagnoletti e Franco Brevini, Giovanni Tesio ha curato note antologie e numerosi progetti editoriali, valorizzando altresì la produzione poetica nei vari idiomi e dialetti italiani. Ha seguito poi la pubblicazione di libri di autori dialettali italiani, da Paolo Bertolani a Franco Loi, da Tolmino Baldassari ad Amedeo Giacomini, da Pierluigi Cappello a Ivan Crico, oltre che di scrittori in lingua piemontese, come Bianca Dorato e Remigio Bertolino. Dopo aver insegnato presso l’Università di Bergamo, attualmente è professore ordinario di letteratura italiana dell’Università del Piemonte Orientale. Gli interessi scientifici di Giovanni Tesio si sono presto concentrati  sulla geografia e la storia della letteratura italiana, resocontata, anche per la…
Foto 1 Al termine degli studi entra in magistratura a 25 anni, prendendo servizio a Torino. Dopo alcuni anni in tribunale, diviene poi giudice istruttore e di seguito sostituto procuratore, ruolo che ricopre sino a quando lascia la magistratura; dal 1990 al 1995 è procuratore a Ivrea; dal 1995 al 2008 è procuratore aggiunto a Torino. Nel 1982 inizia a occuparsi di reati tributari, societari e fallimentari. Come procuratore aggiunto è a capo del pool specializzato in diritto penale dell'economia. In questo settore, si occupa di note indagini tra le quali quelle relative al caso "Telekom Serbia", che assolve esponenti di vertice della sinistra italiana (Romano Prodi, Lamberto Dini, Piero Fassino). Si specializza inoltre in informatica giudiziaria e, dal 1995 al 2008, è referente informatico per il Ministero della Giustizia presso la Corte d'Appello di Torino: gestisce l'organizzazione informatica degli uffici giudiziari del Piemonte e studia procedure per l'applicazione del cosiddetto fascicolo…
Foto 1 In Magistratura dal 1980, prima al tribunale di Frosinone e poi a quello di Napoli, dal 1996 alla Corte di cassazione dove è oggi presidente titolare della III sezione civile ed è stato a lungo componente consigliere delle Sezioni Unite. Estensore di importanti sentenze in materia contrattuale e in tema di responsabilità civile, con particolare riferimento alla responsabilità medica. Componente della Commissione ministeriale per la riforma del processo civile (Pres. Berruti); componente della Commissione ministeriale sulla medicina difensiva (Pres. Alpa); componente della Commissione ministeriale per la stesura del Regolamento internazionale sulla privacy (Pres. Mura). È stato relatore in innumerevoli convegni e corsi organizzati dal Consiglio Superiore della Magistratura, oltre che da varie Università, sui temi della responsabilità civile. È autore delle monografie “La questione dei nessi di causa; “La prescrizione”, “Le parti, il giudice e le attività processuali” oltre che di numerosi saggi, articoli, note a sentenze. È stato relatore…
Foto 1 Svolge la professione di criminologa forense. Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Pisa, è certificata come Criminologa Investigativa ed Esperta in Scienze Forensi, Psicologia Investigativa, Sopralluogo tecnico sulla Scena del Crimine e Criminal Profiling presso un’Accademia di Roma, dove ha anche concluso i corsi di Alta Formazione di I e II livello (fino al 2019), seguendo infine le giornate formative di Evidence Collection: Crime Scene Investigation Techniques and Strategies Training Course presso la RA.SE.T. di Roma. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Toscana come giornalista-pubblicista, dopo la collaborazione con la testata online La Gazzetta di Lucca, nel maggio 2021, ha terminato un corso di formazione all’Università di Harvard, specializzandosi in neuroscienze applicate. Spesso invitata a commentare alcuni dei principali casi di omicidio a livello italiano, in trasmissioni televisive e radiofoniche, è in partnership formativa con diversi studi legali italiani e accademie. Relatrice già nel 2018 su cybercrime e adescamento dei…
Foto 1 Milanese, giornalista ed ora consigliera del Ministro della Cultura. Musicologa (laurea in Musicologia del Linguaggio a Londra, specializzazione in Comunicazione e Gestione delle Imprese Culturali a New York), esperta di danza e arti performative e gestione dei beni culturali, ha scritto per varie testate (Opera, the Classic Voice, Il Giornale della Musica, il Mattino e il Manifesto) e sulle pagine di Repubblica, del Venerdì e “D” fino al 2015, poi al Corriere del Mezzogiorno/Corriere della Sera anche in un ruolo manageriale. Nel 2016 firma il progetto artistico e di fundraising di Casa Corriere nel Sud. Ha collaborato alle pagine di cultura e spettacoli anche per l’inserto domenicale del Sole24 ORE. Capo Ufficio Stampa del Teatro alla Scala di Milano (fino al 2003), dal 2004 al 2014 con ruoli dirigenziali al Teatro San Carlo di Napoli, dal 2018 presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee/Museo Madre di Napoli e nel…

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