L’OCI ospita le opinioni, i brevi saggi ed i contributi di ricerca che i giuristi e gli economisti, osservatori dell’insolvenza, immettono nel dibattito scientifico e culturale promosso dall’associazione.
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È veramente giusto consentire l’utilizzo indiscriminato e senza limiti del contante? Direttamente da InsolvenzFest 2018 il contributo di uno dei massimi esperti in materia.
Trovare il giusto equilibrio fra tutela della massa fallimentare e difesa dei diritti dei lavoratori creando il necessario coordinamento normativo fra la disciplina dettata in materia concorsuale e quella vigente in ambito giuslavoristico: è una delle sfide più ambiziose che la riforma della crisi di impresa e dell'insolvenza si trova ad affrontare.
Uno sguardo critico sulle bozze dei decreti delegati: i tradizionali suggerimenti della dottrina del distanziamento dall’approccio giurisdizionale e le possibili modifiche ai testi della II Commissione Rordorf.
L’aumento di capitale con conferimento di criptovaluta non è accettato dal Tribunale di Brescia, che nega l'omologazione del verbale societario: l’uso di tale moneta può creare una mera apparenza?
Tante ed apprezzabili le novità sulla disciplina del sovraindebitamento contenute nella bozza della cd. riforma Rordorf, ispirate ad incrementare il ricorso a procedure che, con l’attuale l. n. 3 del 2012, stentano ad affermarsi; si consideri infatti che nella provincia di Milano, nel periodo 2012-2016, solo lo 0,5% dei debitori che hanno subito un procedimento di espropriazione immobiliare o mobiliare vi ha fatto ricorso.
Una disamina approfondita ed organica dell’attuale disciplina dell’art. 118, comma 2, l.f. che non trascura le prospettive conseguenti alla possibile approvazione della riforma Rordorf.
In caso d’insuccesso di una procedura di composizione assistita della crisi, come si atteggiano i pagamenti preferenziali, acclarati dal giudice penale come fatti di bancarotta e quali riflessi si determineranno sul piano civilistico in punto di azione di responsabilità? Con il presente contributo si pongono le premesse per ulteriori approfondimenti.
Attraverso le nuove branche di Behavioral Economics (economia comportamentale) e Neuroeconomia, la disciplina economica sta gradualmente scoprendo che, a dispetto di quanto generalmente assunto dai modelli tradizionali, gli esseri umani deviano significativamente dai presunti standard di razionalità e tendono a commettere prevedibili errori cognitivi. In che misura tali deviazioni sono rilevanti nei contesti economici e finanziari? Quanto delle nostre decisioni economiche è attribuibile a processi neurali che governano il nostro pensiero? Possono le neuroscienze spiegare le crisi finanziarie?
Quali sono le conseguenze sull'organizzazione aziendale delle misure di allerta introdotte dalla bozza dei decreti legislativi della Riforma Rordorf? La risposta in questo interessante contributo di un importante docente di economia aziendale.