L’OCI ospita le opinioni, i brevi saggi ed i contributi di ricerca che i giuristi e gli economisti, osservatori dell’insolvenza, immettono nel dibattito scientifico e culturale promosso dall’associazione.
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Quanto incide il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, di recente approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, sul ruolo del curatore? Il presente contributo esamina le novità normative in materia di poteri e doveri del curatore nella liquidazione giudiziale, volte a garantire esigenze di efficacia, efficienza e trasparenza dell’attività gestionale, ma con possibili ricadute sulla snellezza e celerità delle procedure.
La riforma del 2015 ha lasciato straordinariamente indenne il reato tributario di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: spunti esegetici e rapporti con i reati di bancarotta per distrazione, riciclaggio e autoriciclaggio.
La riforma della legge fallimentare ha ampliato o diminuito i doveri e le responsabilità del curatore? E qual è la prospettiva in cui si colloca il nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza prefigurato dalla Commissione Rordorf?
È veramente giusto consentire l’utilizzo indiscriminato e senza limiti del contante? Direttamente da InsolvenzFest 2018 il contributo di uno dei massimi esperti in materia.
Trovare il giusto equilibrio fra tutela della massa fallimentare e difesa dei diritti dei lavoratori creando il necessario coordinamento normativo fra la disciplina dettata in materia concorsuale e quella vigente in ambito giuslavoristico: è una delle sfide più ambiziose che la riforma della crisi di impresa e dell'insolvenza si trova ad affrontare.
Uno sguardo critico sulle bozze dei decreti delegati: i tradizionali suggerimenti della dottrina del distanziamento dall’approccio giurisdizionale e le possibili modifiche ai testi della II Commissione Rordorf.
L’aumento di capitale con conferimento di criptovaluta non è accettato dal Tribunale di Brescia, che nega l'omologazione del verbale societario: l’uso di tale moneta può creare una mera apparenza?
Tante ed apprezzabili le novità sulla disciplina del sovraindebitamento contenute nella bozza della cd. riforma Rordorf, ispirate ad incrementare il ricorso a procedure che, con l’attuale l. n. 3 del 2012, stentano ad affermarsi; si consideri infatti che nella provincia di Milano, nel periodo 2012-2016, solo lo 0,5% dei debitori che hanno subito un procedimento di espropriazione immobiliare o mobiliare vi ha fatto ricorso.
Una disamina approfondita ed organica dell’attuale disciplina dell’art. 118, comma 2, l.f. che non trascura le prospettive conseguenti alla possibile approvazione della riforma Rordorf.