Chi sono i creditori estranei nel contesto della procedura di sovraindebitamento? La sua collocazione sistematica si ritrova nell’area del contratto o in quella dei moduli aggregativi del consenso di tipo concordatario? E’ corretto il collegamento necessario che spesso si pone fra le due questioni?
Dalla soluzione di questi enigmi dipende la sorte della procedura e, per risolverli, l’interpretazione giuridica può avvalersi di metodologie proprie dei filosofi della scienza.
Metodo induttivo, metodo deduttivo e metodo abduttivo possono essere utilizzati in contemporanea, prima per dissolvere discutibili rappresentazioni della realtà, poi per gettare luce su soluzioni ragionevoli e ragionate. Dunque, l’interprete della norma finisce per essere come l’investigatore che cerca la soluzione dell’enigma e ben può adottare il metodo del più grande fra essi, un metodo che ha interessato non poco la moderna epistemologia.
Giurista-epistemologo o epistemologo-giurista: questa sintesi felice sarebbe probabilmente preziosa per superare le insidie di cui il legislatore spesso riempie la faticosa strada dell’interpretazione della norma.
Il testo, in un linguaggio fra il serio e il faceto, con qualche ironia, ma anche autoironia, tenta un superamento delle criticità della L. 3 del 2012 indicando soluzioni la cui condivisibilità spetta al lettore valutare, ma che certo si iscrivono in una traiettoria di auspicabile salvaguardia del nuovo istituto.
Tradisce anche un’aspirazione di fondo: che l’interpretazione della norma tragga la sua autorevolezza non da quella della fonte (come talvolta può accadere), ma dalla stessa autorevolezza del pensiero che la esprime.
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