Nel contributo sono sviluppati temi trattati a Roma presso l’Università LUISS Guido Carli, nell’ambito del corso della Scuola Superiore della Magistratura del 10-11 febbraio 2017 e del convegno OCI del 19-20 maggio 2017 sulla “Liquidazione dei beni nelle procedure concorsuali”.
Partendo dalle plurime e diversificate interpretazioni della giurisprudenza e della dottrina, formatesi all’indomani della modifica dell’art. 182 l.f. da parte del d.lgs. 12 settembre 2007, n. 169, che aveva esteso alla procedura di concordato regole dettate per il curatore, il comitato dei creditori e la liquidazione fallimentare, viene affrontata la questione se le più recenti riforme del 2015 ( d.l. 27 giugno 2015, n. 83, convertito, con modificazioni dalla legge 6 agosto 2015, n. 132) abbiano lasciato alla proposta di concordato residui margini di autonomia nel regolare le modalità di liquidazione dei beni. Lo scritto esamina poi più in dettaglio la disciplina delle offerte concorrenti: la finalità, gli effetti, i presupposti e il procedimento; la sorte delle offerte nell’ipotesi di arresto della procedura per volontà dell’impresa debitrice o per volontà dei creditori oppure per intervento del tribunale; la comparazione con il contraente in bonis che subisce lo scioglimento ai sensi dell’art. 169-bis l.f.; le interferenze con le operazioni societarie straordinarie.
Articoli della legge fallimentare interessati: ART. 160 (l.f.), ART. 161 (l.f.), ART. 163bis (l.f.), ART. 182 (l.f.)
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