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Le Sezioni Unite, con intervento sensibilmente innovativo, hanno affermato il principio per cui il contenuto del titolo esecutivo giudiziale non va limitato a quanto risultante dal documento che contiene l’atto, ma deve estendersi fino a ricomprendere ciò che sia desumibile in via interpretativa attraverso l’esame, nel contraddittorio delle parti, degli elementi del processo in cui la pronuncia si è formata. La decisione prende certamente spunto dalla necessità di ampliare le maglie interpretative, come conseguenza del proliferare normativo di modalità sempre più rapide e sommarie di decisione, da cui inevitabilmente deriva la formazione di titoli talora solo apparentemente incompleti. Essa, oltre ad imporre aggiornate valutazioni tecniche rispetto al concetto di “certezza” del titolo, così come una parziale rivisitazione della funzione processuale del precetto, suscita peraltro riflessioni sui principi sottostanti alla scelta interpretativa attuata la quale, pur nei suoi tratti inevitabilmente ideologici va riportata al connubio, di matrice costituzionale, tra l’esigenza di garanzia della buona fede nei rapporti processuali, con l’efficiente tutela del credito quale ricaduta concreta del principio di ragionevole durata.
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La composizione negoziata al vaglio della disciplina comunitaria.
Ambito e limiti del coinvolgimento del tribunale nei procedimenti di cui al d.l. 118/2021.
Regole e criteri per la gestione dell’impresa nel corso delle trattative per la soluzione della crisi.
L’introduzione nel nostro ordinamento, col Codice della crisi e dell’insolvenza, di una disciplina generale della crisi dei gruppi di imprese, è stata generalmente salutata dagli operatori con grande interesse, data la sua innegabile rilevanza applicativa. L’interesse a dibattere di tali argomenti è tale da meritare una ricerca volta a far
…Una gigantesca operazioni di indebitamento sta prendendo a prestito risorse del futuro per bloccare le crisi di liquidità di persone ed imprese. Le nuove regole dell’aiuto economico mai come ora riguardano tutti: per la selettività dei nuovi mezzi attribuiti e il consumo di attivi del pianeta. Dal dibattito di InsolvenzFest
…Il singolo componente del comitato dei creditori può esercitare autonomamente l’attività di vigilanza e controllo demandata dalla legge all’organo collegiale?
Come cambia il diritto dell’impresa in tempo di pandemia? I mutamenti indotti dalla normativa emergenziale e i mutamenti necessari e possibili al fine di garantire la tenuta del sistema imprenditoriale.
L’imprenditore ammesso al concordato preventivo che omette di pagare i debiti tributari pregressi alle scadenze in ottemperanza alle regole della procedura concorsuale commette reato?
Emergenza Covid-19: il decreto liquidità dell’8 aprile 2020 si applica alle imprese in crisi?
Un inedito accordo di ristrutturazione dei debiti senza contrattazione con i creditori: proposta per un diritto concorsuale della crisi compatibile con le scelte dell’emergenza.
La legislazione di emergenza regala dunque il tempo alle imprese: per riattrezzare i concordati vecchi e nuovi, vietando nel frattempo i fallimenti, sospendendo le regole societarie sulle perdite e tutelando, senza condizioni, l’afflusso di capitale dei soci. Il diritto penale starà a guardare?
Il piano attestato di risanamento: le prospettive ai tempi del Covid-19
Una proposta provocatoria da uno dei massimi studiosi della moneta: l’interruzione provvisoria della sua funzione storica di mezzo di pagamento.