FIRENZE 20-21 APRILE 2018
Auditorium Camera di Commercio di Firenze Piazza Mentana, 1 - 50122 Firenze |
Il tema delle liquidazioni giudiziali implica il confronto tra l’attuale panorama normativo e gli scenari aperti dalla legge 19 ottobre 2017, n. 155, contenente la Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi d'impresa e dell'insolvenza, per la quale la Commissione Rordorf ha consegnato al Ministro una prima bozza dei decreti attuativi.
Con il convegno di Milano inizia il percorso di approfondimento delle novità preannunciate dalla Legge 19 ottobre 2017, n. 155 (Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza), che proseguirà con gli eventi di Firenze, Perugia e Catania, a partire dalle problematiche afferenti la gestione dei rapporti professionali nelle procedure concorsuali. Il focus di approfondimento riguarderà i costi delle procedure, la prededucibilità e le prestazioni dei professionisti. Si analizzerà inoltre il recente orientamento giurisprudenziale, censito presso i più grandi tribunali (Milano Napoli, Roma), che ha sollevato l'exceptio inadimpleti contractus, con rilevanti preoccupazioni per il mondo professionale. |
La legge delega n. 155 del 2017, sulla riforma organica delle procedure concorsuali, è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale del 30.10.2017. Il convegno che si terrà a Sulmona il 1 dicembre 2017 rappresenta una summa delle esperienze di studio dell'Oci, maturate nel corso degli anni, nel versante del “diritto pubblico delle procedure concorsuali”, con uno sguardo volto ora al futuro. |
La stagione delle riforme - apertasi con la recente entrata in vigore delle modifiche apportate al Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione unitamente alla pubblicazione della legge delega contenente i principi ed i criteri direttivi per la riforma delle procedure concorsuali - costituisce il contesto di riferimento del Convegno che si svolgerà in terra sannita il prossimo 15 dicembre. |
Dopo la grande attenzione prestata alle imprese e alle fasi di ristrutturazione dei debiti, si avverte la necessità di riflettere e volgere lo sguardo verso i creditori, “i soggetti dimenticati” o forse più propriamente sacrificati dall'esigenza di valorizzazione della continuità aziendale e di salvaguardia del valore economico sociale. In questa ottica, l'incontro di Ancona si prefigge di porre al centro della discussione la tutela del credito e dei creditori, laddove la crisi del loro debitore, o il solo differimento dell'adempimento all'esito di una procedura di risanamento, rischia di compromettere o pregiudicare la loro stessa stabilità economica. Dibatteremo, pertanto, “dell'impatto delle crisi”, prestando attenzione ai soggetti titolari di diritti coinvolti e a volte confliggenti con l'interesse alla buona riuscita di una procedura concorsuale; esamineremo la posizione dei creditori così detti “forti”, le banche, le società finanziarie e assicurative ed il fisco, ma non trascureremo i creditori più deboli, i lavoratori, dipendenti e autonomi; ci occuperemo altresì dei crediti dei professionisti, anche per individuare l'effettivo costo delle procedure di risanamento e verificare se corrisponda ad effettiva realtà l'idea che le spese di procedura assorbono la parte più rilevante dell'attivo a scapito e danno dei creditori. Approfondiremo, infine, il versante della tutela e della salvaguardia dei diritti dei titolari dei rapporti giuridici pendenti con l'imprenditore insolvente, nel tentativo di recuperare l'attenzione verso i soggetti incolpevoli, che rischiano di vedere compromessa o pregiudicata la loro permanenza sul mercato. |
BOLOGNA 22-24 SETTEMBRE 2017 |
Rassegna dialogata a più voci sui temi del debito e delle insolvenze – nel settore privato, delle imprese e nell’economia pubblica – promossa dall’OCI (Osservatorio sulle crisi d’impresa), con il contributo di esperti di diritto, economia, filosofia, letteratura e giornalismo.
Destinatari: la cittadinanza, studenti, professionisti e non esperti, interessati al rapporto tra giurisdizione e insolvenze, nonché alle rappresentazioni mediatiche sui temi della formazione del debito, la concorrenza, la percezione delle crisi finanziarie, economiche e del sovraindebitamento individuale e delle famiglie, le ludopatie, l’economia criminale, i debiti degli Stati.
Scarica la locandina della manifestazione cliccando qui.
Ripetendo la felice esperienza degli anni passati, l’OCI organizza a Lecce per il terzo anno un convegno di diritto fallimentare, con ad oggetto il complesso ed irrisolto rapporto fra diritto della crisi d’impresa e diritto societario e che si svolgerà nella suggestiva cornice del Castello di Carlo V nei giorni 16 e 17 giugno 2017. I lavori del convegno inizieranno venerdì 16 giugno alle ore 15, con la sessione dedicata “crisi della governance e gestione dei conflitti”, con particolare riferimento al funzionamento degli organi sociali ed al loro rapporto con gli organi che sovraintendono alla procedura concorsuale, ai doveri degli organi amministrativi e di controllo in caso di declino o crisi dell’impresa, alle operazioni straordinarie ed alla struttura finanziaria delle società in crisi, ai diritti dei soci in pendenza di procedura concorsuale, nonché più in generale ai temi posti dal “diritto societario della crisi”. La sessione sarà coordinata dal prof. Antonio Rossi, associato di diritto commerciale dell’Università di Bologna, che discuterà del tema con la dott.ssa Silvia Vitrò, giudice presso il Tribunale delle Imprese di Torino e con il prof. avv. Michele Centonze del Foro di Milano. Sempre nella giornata del 16 giugno verrà affrontato il tema relativo alle “procedure concorsuali e sequestri penali e di prevenzione”, nell’ambito di una sessione coordinata dalla dott.ssa Caterina Asciutto, giudice delegato ai fallimenti presso il Tribunale di Reggio Calabria, che ne discuterà con il cons. Giovambattista Tona, consigliere presso la Corte d’Appello di Caltanissetta e con l’avv. Andrea Aiello del Foro di Palermo.
|
ROMA - 19-20 MAGGIO 2017 |
Il convegno “La liquidazione dei beni nelle procedure concorsuali” vuole fare il punto, attraverso il confronto serrato tra i vari protagonisti delle procedure, magistrati, accademici e professionisti, com'è consuetudine dell’OCI, sulle problematiche giuridiche ed applicative dei temi legati alla liquidazione nel fallimento e nel concordato preventivo, anche attraverso un’analisi ravvicinata degli elementi di interferenza tra le due diverse discipline. Le recenti modifiche normative introdotte dalla legge n. 132 del 2015 hanno inciso fortemente sulle cadenze e le modalità di vendita in sede fallimentare di cui agli articoli 104-ter e 107 l.f., con un riflesso diretto anche sul concordato, in ragione dei richiami dell’art. 182, la cui ampiezza è a sua volta legata anche alla portata applicativa della disciplina delle offerte competitive. Speranze ed incertezze sorgono, altresì, dai nuovi modelli liquidatori telematici e dalle forme pubblicitarie riferibili al portale delle vendite pubbliche. Mentre sempre attuali sono i temi della continuità aziendale nel concordato preventivo, affrontato nei suoi aspetti esecutivi e dell’affitto dell’azienda in funzione della conservazione dei valori. Non mancherà dunque, nelle sessioni, una riflessione attenta sulle incertezze legate alle procedure miste e qualche indicazione propositiva sulle ricadute applicative e teoriche della nuova disciplina dell’art. 182-ter, anche alla luce dei recenti pronunciamenti delle Sezioni Unite. |
Il corso “Le nuove esecuzioni civili alla luce delle ultime riforme – Efficienza delle procedure esecutive”, tenutosi in Benevento nel mese di marzo del 2017, organizzato dalla Scuola Superiore della Magistratura – Struttura territoriale della Corte d’Appello di Napoli, Ufficio del Referente per la Formazione decentrata – che ha visto la partecipazione di oltre 700 iscritti tra giudici e professionisti, si è posto l’ambizioso obiettivo di esaminare le modifiche apportate alle norme del codice di procedura civile e alle relative disposizioni di attuazione in materia di processo esecutivo, soprattutto nell’ambito dell’espropriazione immobiliare, a partire dalle più recenti modifiche legislative, fino a giungere al D.L. 3 maggio 2016 n.59, convertito nella legge 30 giugno 2016 n. 119, al fine di far recuperare efficienza e affidabilità al sistema giudiziario nella fase di attuazione coattiva dei diritti. Si è focalizzata la “lente di ingrandimento” dell’indagine sulle maggiori innovazioni legislative nell’ambito della fase liquidatoria del processo espropriativo immobiliare, con particolare attenzione al favor del legislatore per la delega delle operazioni di vendita ex art. 591 bis c.p.c. Si ringraziano gli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e degli Avvocati di Benevento che, sull’onda lunga di una ormai consolidata collaborazione scientifica con l’OCI, hanno consentito, con il loro patrocinio, la possibilità di rendere ostensibili tutti i filmati dei lavori, di particolare pregio scientifico. |
Il Convegno “Vecchie e nuove criticità del concordato preventivo”, attraverso un excursus che parte dalla presentazione della domanda fino a giungere alla sua completa esecuzione, consente di definire “lo stato dell’arte” che ruota intorno al concordato preventivo, inteso quale strumento prevalente di regolamentazione della crisi negoziata d’impresa, alla stregua delle ultimissime riforme che hanno interessato le procedure concorsuali. Il meeting, articolato in due giornate di studio, sarà caratterizzato da una open discussion tra magistrati e professionisti, tutti studiosi della materia, che stimoleranno un confronto sui punti meritevoli di approfondimento, evidenziandone gli elementi di criticità applicativa e prospettandone le soluzioni prevalentemente condivise. Analogamente al cosiddetto sistema di “stop and go” (strutturalmente definito come politica congiunturale del «frenare e stimolare» che si traduce, specularmente, nell’alternare incentivi monetari e fiscali nelle situazioni di elevata inflazione o di deficit della bilancia dei pagamenti), gli istituti del concordato preventivo, ordinario e con continuità aziendale, saranno “sviscerati” con la “politica del semaforo”, alla luce dell’applicazione concreta dei singoli istituti gestori della crisi, attraverso i diversi “arresti” e le successive “ripartenze”, come interpretate dalla più illustre dottrina e giurisprudenza. A chiusura dei lavori verrà poi dato spazio, sotto un profilo tanto teorico quanto pratico, all’incentivazione del ricorso al “concordato preventivo con continuità aziendale” in virtù del riconosciuto pregio direttamente connesso alla notoria esigenza di non disperdere i valori aziendali e di tutelare i livelli occupazionali, attraverso una meditata riflessione sulle relative ricadute applicative, privatistiche e pubblicistiche, anche a seguito delle più recenti pronunce della giurisprudenza di legittimità a Sezioni Unite. |