L’OCI ospita le opinioni, i brevi saggi ed i contributi di ricerca che i giuristi e gli economisti, osservatori dell’insolvenza, immettono nel dibattito scientifico e culturale promosso dall’associazione.
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Quello della misure protettive previste in favore del debitore in sede di composizione assistita della crisi è senza dubbio uno dei temi “caldi” della riforma concorsuale. Di seguito ne viene offerta una trattazione sistematica.
Il rapporto semestrale del liquidatore giudiziale come strumento di controllo della liquidazione ai fini dell’adempimento del concordato preventivo.
La Cassazione, con la recente sentenza n. 29742 del 19 novembre 2018, è intervenuta per la prima volta sul controverso rapporto tra concordato preventivo con continuità aziendale e affitto d’azienda. Si tratta di una soluzione convincente?
Quali sono le modalità di esecuzione del concordato con cessione dei beni alla luce dei recenti interventi di riforma? Il presente contributo ci propone un utile quadro riepilogativo di sintesi.
Gli accordi di ristrutturazione dei debiti sono una procedura concorsuale? E, di conseguenza, il credito del professionista per l’attività prestata in funzione della stipulazione e dell’omologazione di un accordo può dirsi prededucibile?
Le garanzie dotate di procedimenti esecutivi “agevolati”, come la cd. “garanzia finanziaria”, sono davvero la panacea di qualsiasi rischio derivante dalla dichiarazione di insolvenza del debitore-garante? Fino a che punto la garanzia finanziaria può “reggere” l’urto di una procedura che comporti la cristallizzazione del patrimonio del debitore? In questo breve contributo, attraverso una sorta di stress test del contratto di garanzia finanziaria, si tenterà di dare una risposta.
Uno dei maggiori problemi che pone il concordato preventivo con continuità aziendale riguarda l’allocazione delle risorse che vengono generate successivamente all’omologa: a quali condizioni il debitore ne può disporre liberamente?
A partire dal decreto correttivo del 2007 e fino alle più recenti modifiche del 2015 si è assistito ad una graduale riduzione dell’autonomia negoziale. A seguito della generale estensione delle regole della liquidazione fallimentare a quella concordataria fin dal momento del deposito della domanda di concordato e dell’introduzione dell’art. 163-bis l.f. sulle offerte concorrenti, è ancora consentito alla proposta di “disporre diversamente”?
La “strada lunga e tortuosa” del giudice tra regole della liquidazione fallimentare, principio di autonomia e merito gestionale nella comparazione delle offerte concorrenti.
Si è detto veramente tutto sulla prededucibilità del credito del professionista? In questo breve ma incisivo scritto il prof. Ambrosini fa il punto sulla questione, criticando la cd. tesi dell’utilità in concreto e manifestando l’opinione che laddove il professionista non eserciti la propria attività con diligenza non si ponga proprio un problema di prededuzione, ma di esistenza stessa del credito.
Quello della misure protettive previste in favore del debitore in sede di composizione assistita della crisi è senza dubbio uno dei temi “caldi” della riforma concorsuale. Di seguito ne viene offerta una trattazione sistematica.
Due piccole proposte correttive per il codice della crisi d’impresa.
Il codice della crisi d’impresa e la revocatoria fallimentare: un’occasione perduta?
Codice della crisi e dell’insolvenza: quali novità in materia di impugnazioni allo stato passivo?
Il rapporto semestrale del liquidatore giudiziale come strumento di controllo della liquidazione ai fini dell’adempimento del concordato preventivo.
La Cassazione, con la recente sentenza n. 29742 del 19 novembre 2018, è intervenuta per la prima volta sul controverso rapporto tra concordato preventivo con continuità aziendale e affitto d’azienda. Si tratta di una soluzione convincente?
Quanto incide il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, di recente approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, sul ruolo del curatore? Il presente contributo esamina le novità normative in materia di poteri e doveri del curatore nella liquidazione giudiziale, volte a garantire esigenze di efficacia, efficienza e trasparenza dell’attività
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