L’OCI ospita le opinioni, i brevi saggi ed i contributi di ricerca che i giuristi e gli economisti, osservatori dell’insolvenza, immettono nel dibattito scientifico e culturale promosso dall’associazione.
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Sebbene la certezza del diritto abbia rappresentato uno degli obbiettivi principali delle riforme che hanno interessato nel 2015 il sistema sanzionatorio tributario, a distanza di oltre due anni da quell’intervento la materia del diritto penale tributario resta ancora percorsa da un ampio livello di incertezza, addirittura nel campo della frode nella quale più nitidi dovrebbero essere i connotati distintivi…
Chi ha pagato maggiormente il prezzo della crisi, gli uomini o le donne? L’analisi dei numeri è spesso fuorviante e, se compiuta con la debita attenzione, porta a delle conclusioni spesso sorprendenti…
L’avreste mai immaginato che il profilo dell’evasore fiscale internazionale disegnato dalla struttura interna del gettito e dal funzionamento della Voluntary disclosure non è un titolare di redditi di impresa né di lavoro autonomo e nemmeno un amministratore di una società di capitali, ma un pensionato lombardo, beneficiario quasi involontario di risparmi, originati da assegni pensionistici e da lavoro dipendente prestato all’estero dal de cuius, costituiti fuori del territorio nazionale, tutti, prima del 2010, pressoché mai alimentati dopo da capitali evasi in ambiente nazionale? Cosa c’è che non quadra ce lo spiega da par suo Fabio Di Vizio in questo interessantissimo contributo.
Un nuovo tema nei poco esplorati rapporti fra diritto della crisi e diritto delle società: il funzionamento degli organi sociali, il loro rapporto con gli organi che sovraintendono alla procedura concorsuale e ai doveri degli organi amministrativi e di controllo in caso di declino o crisi dell’impresa.
La “strada lunga e tortuosa” del giudice tra regole della liquidazione fallimentare, principio di autonomia e merito gestionale nella comparazione delle offerte concorrenti.
L’insinuazione al passivo dei crediti tributari pone sempre piccole e grandi questioni problematiche. Nel presente contributo ne vengono esaminate parecchie, con una particolare attenzione ai recenti arresti della giurisprudenza della Suprema Corte.
Si è detto veramente tutto sulla prededucibilità del credito del professionista? In questo breve ma incisivo scritto il prof. Ambrosini fa il punto sulla questione, criticando la cd. tesi dell’utilità in concreto e manifestando l’opinione che laddove il professionista non eserciti la propria attività con diligenza non si ponga proprio un problema di prededuzione, ma di esistenza stessa del credito.
Le banche e i loro esponenti possono rispondere del reato di bancarotta? Ed entro che limiti? È l’affascinante quesito cui intende rispondere l’Autore del ponderoso scritto che sottoponiamo alla vostra attenzione, non prima di avere analizzato con attenzione le varie fattispecie penali, con occhio sempre attento ai risvolti civilistici delle varie problematiche affrontate.
La ricerca svolta dall’OCI nel 2016 nelle regioni Toscana e Puglia ha riguardato, oltre che il concordato preventivo, anche gli accordi di ristrutturazione dei debiti. L’analisi del contributo empirico è nelle pagine che seguono ed i risultati sono, almeno in parte, sorprendenti rispetto a quanto comunemente si sente dire nei convegni e nei pubblici dibattiti.
La disciplina della prededuzione ha oggi assunto un’importanza notevole per l’emersione massiccia del fenomeno nella giurisprudenza, sia di merito che di legittimità. Uno degli aspetti forse poco arati, ma non per questo meno interessante non solo a livello scientifico ma anche operativo, è sicuramente quello oggetto del presente contributo, che riguarda il trattamento e la soddisfazione dei crediti prededucibili in sede di riparto fallimentare.
La composizione negoziata al vaglio della disciplina comunitaria.
Ambito e limiti del coinvolgimento del tribunale nei procedimenti di cui al d.l. 118/2021.
Regole e criteri per la gestione dell’impresa nel corso delle trattative per la soluzione della crisi.
L’introduzione nel nostro ordinamento, col Codice della crisi e dell’insolvenza, di una disciplina generale della crisi dei gruppi di imprese, è stata generalmente salutata dagli operatori con grande interesse, data la sua innegabile rilevanza applicativa. L’interesse a dibattere di tali argomenti è tale da meritare una ricerca volta a far
…Una gigantesca operazioni di indebitamento sta prendendo a prestito risorse del futuro per bloccare le crisi di liquidità di persone ed imprese. Le nuove regole dell’aiuto economico mai come ora riguardano tutti: per la selettività dei nuovi mezzi attribuiti e il consumo di attivi del pianeta. Dal dibattito di InsolvenzFest
…Il singolo componente del comitato dei creditori può esercitare autonomamente l’attività di vigilanza e controllo demandata dalla legge all’organo collegiale?
Come cambia il diritto dell’impresa in tempo di pandemia? I mutamenti indotti dalla normativa emergenziale e i mutamenti necessari e possibili al fine di garantire la tenuta del sistema imprenditoriale.
L’imprenditore ammesso al concordato preventivo che omette di pagare i debiti tributari pregressi alle scadenze in ottemperanza alle regole della procedura concorsuale commette reato?
Emergenza Covid-19: il decreto liquidità dell’8 aprile 2020 si applica alle imprese in crisi?
Un inedito accordo di ristrutturazione dei debiti senza contrattazione con i creditori: proposta per un diritto concorsuale della crisi compatibile con le scelte dell’emergenza.
La legislazione di emergenza regala dunque il tempo alle imprese: per riattrezzare i concordati vecchi e nuovi, vietando nel frattempo i fallimenti, sospendendo le regole societarie sulle perdite e tutelando, senza condizioni, l’afflusso di capitale dei soci. Il diritto penale starà a guardare?
Il piano attestato di risanamento: le prospettive ai tempi del Covid-19
Una proposta provocatoria da uno dei massimi studiosi della moneta: l’interruzione provvisoria della sua funzione storica di mezzo di pagamento.