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L’istituto della composizione negoziata della crisi d’impresa (d.l. 24 agosto 2021 n. 118, convertito con legge n. 147 del 21 ottobre 2021), pur se esalta notevolmente gli aspetti negoziali, in un’ottica di sostanziale degiurisdizionalizzazione della gestione della crisi stessa, in realtà disegna un ruolo del giudice per nulla marginale e che entra in gioco in momenti topici ed essenziali. Nell’esaminare le norme che prevedono l’intervento del tribunale, l’autore, sulla base delle prime riflessioni dottrinali e di alcune iniziali prassi operative, delinea gli ambiti valutativi e decisionali del giudice, quale essenziale garante del contemperamento degli interessi in gioco, nel contesto di una “scommessa” legislativa che va colta nelle sue potenzialità, con il concorso di tutti gli attori che debbono entrare in campo per perseguire – fin che sia possibile - il risanamento dell’impresa.

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